La Fratellanza di Myriam è una associazione di volontà umane votate al bene dell’umanità; una associazione scientificamente costituita affinché l’uomo che ne faccia parte compia la sua missione di venire in aiuto del proprio simile con tutte le sue energie psichiche messe in movimento dalla sua volontà, volontà purificata da ogni egoismo e animata dalla coscienza di produrre il bene altrui senza ambizione di merito premiabile e senza speranza di alcun compenso. Ascrive a sé tutti gli uomini di buona volontà che quantunque non perfetti possono considerarsi come perfettibili.
Colui che si ascrive alla Fratellanza deve già aver compreso che il mondo universo non è estraneo all’uomo e che l’uomo è un tutto completo con la società umana di cui è una cellula infinitesima. Quindi egli non considera gli uomini come esseri singoli, estranei a lui per una individualità in eterno, ma come sangue del suo sangue, carne della sua carne, pensiero del suo pensiero. Questa teoria dell’unità parrà a prima vista una utopia come quella dell’uomo perfetto, ma non lo è, perché nel fondo dell’uomo volgare esistono quotidiane e ininterrotte prove che egli non è estraneo neanche alle cose considerate inanimate che colpiscono i nostri sensi. Gli uomini meno proclivi a occuparsi del loro prossimo si commuovono del pianto di un bambino martoriato, del lamento di un sofferente, delle lacrime di una orfana. La civiltà e il progresso dei popoli moderni sono fondati sulla maturità di questi sentimenti: per questa ragione tutti coloro che si sentono uniti alle gioie e ai dolori dei propri simili sono esseri perfettibili fino all’assoluta santità e diventano soldati anonimi di una grande società di persone che lavorano pel bene dei meno progrediti. Però noi siamo una società di filantropi puri e semplici e non dobbiamo venire confusi con le società profane.
La nostra è Fratellanza Terapeutica di Myriam: Myriam che è stato di purità dello spirito umano che è sorgente di tutti i più meravigliosi portenti, oppure stato operante per amore fraterno.
E la nostra è scienza, perché tutti i precetti dei nostri maestri sono controllabili con metodi costanti e precisi da tutti gli uomini di buona volontà e di retto intendimento che vogliono e persistono nel volere questa prova.
Non è scienza delle forze palesi della fisica e della meccanica comune, ma è scienza delle forme occulte della psiche o anima umana e si chiama scienza occulta, non perché sia settaria e tenebrosa, ma per la specie delle proprietà non palesi e non ancora delucidate dell’anima umana.
L’uomo ha delle forze in sé che sono terapeutiche per eccellenza. Sono emesse da noi, allo stato sano, delle invisibili, imponderabili correnti di vita animale che possono in molti casi donare all’organismo dolorante quel tanto di complemento di forza vitale da determinare una convalescenza.
Proviamolo. La scienza dei laboratori se ne impadronirà dopo: è avvenuto così del magnetismo mesmeriano, diventato oggi ipnotismo in terapia.
La nostra Fratellanza ha dunque il compito di mettere queste forze occulte, le forze che vivono in noi, nel nostro organismo occulto e che rappresentano le nostre energie interiori, a profitto di coloro che hanno bisogno di un aiuto che la scienza ordinaria non può dare.
Quindi la Fratellanza non è un medico o una associazione di medici nel senso profano della parola, perché nel mondo profano non ci sono più medici che studiano l’organismo occulto umano.
Noi dobbiamo dare agli infermi una forza interiore nostra; possiamo dare alla vita indebolita e sofferente di un uomo un principio vitale che tutti quanti noi, come in genere tutti gli uomini, possediamo e che sotto determinate leggi possiamo trasmettere o aggiungere alla forza vitale dell’individuo che ne manca: come una trasfusione di sangue, la nostra è una trasfusione di fluido della vita animale e psichica. La nostra opera, per adoperare una parola comune, è spirituale. Noi dobbiamo intendere spirituale la forza del nostro essere interiore che non ha parola spicciola nel vocabolario comune per definirla. Coi neoplatonici la possiamo chiamare “amore” e con religiosi “santità”. Per noi è forza, valore, energia immateriale allo stato attuale degli strumenti fisici che controllano le forze materiali, ma spirituale per la sua materialità sottilissima e sublime che muta l’apparenza transitoria delle cose, donando la vita dove la vita manca.
Dunque in noi sentiamo e possiamo trasmettere una forza latente nascosta che rappresenta il principio di vita comune a tutti che ci rende tutti solidali e che, secondo la nostra filosofia, è la forza prima e una di ogni creazione.
Gli uomini sono differentemente dotati di forza psichica. Il bambino che nasce ha il proprio nucleo vitale dotato di forze psichiche, nucleo che gli viene dalle umanazioni anteriori: questo nucleo dobbiamo perfezionarlo, coltivarlo, educarlo. Ogni organismo psichico è per se stesso un valore e un numero; cioè qualche cosa di concreto, come potenza e forza, che comincia dallo zero e arriva a un numero infinito e inconcreto.
La nostra Fratellanza convertita in Scuola, forma dei singoli individui iscritti e collegati fra loro in una catena. Chiamiamo catena l’insieme di più elementi riuniti nello stesso scopo, nella stessa finalità, compiendo dei riti che menano alla estrinsecazione della maggiore potenzialità delle forze singole, somma di forze riunite, trasmettibile e esteriorizzabile fuori della nostra cerchia. Gli iscritti debbono seguire un rito prescritto, comune, e sentirsi collegati gli uni agli altri, per lo meno quando compiono il rito, da vincolo di amore. Debbono pensare che nel porsi in condizione di pregare (non nel senso comune religioso) debbono compiere opera magica, come se toccassero una chiave o la rotella di un telefono e chiamassero tutti gli altri membri che nella stessa ora compiono la stessa operazione; mettersi ritualmente con le braccia aperte è stendere la mano nell’invisibile per stringere le mani dei fratelli oranti e lontani, con amore e con grande equilibrio di giustizia e di carità (questa è santità laica).
Per chi essi compiono il rito? Per qualunque sofferente il quale possa domandare a questo circolo di essere sollevato dalle proprie pene.
Questo è il primo concetto fondamentale. Se questo non si fa materialmente, la catena per noi non è formata e quindi la forza che ci viene a domandare un ammalato non è forza di catena, ma di qualunque individuo che, più o meno progredito e sapiente, si mette in contatto con l’ammalato e dà quello che può.
Invece di essere un tesoro di forza è una forza singola di una persona. Se si vuole compiere opera la quale può cominciare con cento pile e terminare con milioni di pile, bisogna che tutti siano collegati in catena a base del rito mattutino.
Un circolo di volontà, quando le persone che lo compongono sono preparate con le regole che comprenderete poi e che praticamente eseguite appena iscritti alla Fratellanza, determina un circuito magnetico che potete anche chiamare un circuito elettrico.
Voi apprenderete che il magnetismo terrestre è una espressione della ENERGIA UNIVERSALE, vale a dire che è esso stesso maniera di essere dell’energia universale, come l’elettricità, la luce, il calore, il suono.
La varietà delle espressioni della Unica Energia che regola il grande cosmo o macrocosmo deve essere omologa all’espressione di quella energia unica vitale che determina l’esistenza dell’uomo vivente che in sostanza è il piccolo universo o piccolo cosmo o microcosmo, ricapitolante in sé tutte le manifestazioni analogiche alla natura del grande universo.
Ora il magnetismo animale aspetta che voi lo sentiate nella fonte più profonda del vostro organismo per constatarne gli effetti fuori di voi e in voi. Dovete essere voi a scoprire i poli di rifrazione in voi e a studiare e a scoprire i rapporti della sua adattazione fuori di voi.
Alcuni uomini di queste vibrazioni magnetiche sono più riccamente provviste di altri più poveri. La magia naturale fa tesoro di questa forza in tutte le sue applicazioni, come veicolo energetico di trasmissione e come energia trasmutatrice delle altre espressioni della natura universale. Una terapeutica occulta, nei limiti della magia naturale, è solamente possibile per il tramite della esteriorizzazione magnetica del corpo umano, con la quale l’uomo agisce sull’uomo e sulle cose che ci circondano. Questo magnetismo non è differente tra due uomini diversi, la sua espressione varia solo da uomo a uomo, quando il contatto tra gli uomini è stabilito: così l’azione magnetica di un individuo su un altro, benefica o malefica, è sempre determinata dalla qualità della forza da noi proiettata, qualità che è in armonia con le proprietà morali e psichiche nostre; per la qualità del magnetismo, che spiega come su di esso, sulla sua efficienza e purità, agisce primariamente la potenza assoluta morale che costituisce la nostra natura animica.
Ecco il perché di tante regole nostre inibitorie e precise per renderci equilibrati, puri, giusti e onesti: se fossimo dei santi, godremmo di un magnetismo più perfetto e buono. Ecco la santità laica come pernio.
Quali sono gli effetti della catena?
Primo: Sopra i singoli individui. La Fratellanza dà all’individuo il mezzo di progredire personalmente in Ordine della catena. Nella catena ci sono gli individui forti, fortissimi e i meno forti; gli attivi, gli attivissimi e i meno attivi; i più sensibili e i meno sensibili. La catena ideale e rituale li riunisce, li determina, li affratella in un circuito di scambio energetico di forze. Il circolo diventa compensatore dei valori disuguali, donatore di forze e di energie. E allora comincia il primo progresso individuale in quanto il migliore assorbe da altri e assorbendo con una mano dà con l’altra ai più poveri di questa forza interiore il fattore potenziale energetico di cui mancano e saranno questi ultimi che si troveranno nutriti in maniera tale che, a riconoscerli dopo breve tempo, si stenterebbe. Ora questa forza della catena, come iniziazione individuale, vi mette in condizioni di sviluppare il vostro essere interiore e prepararlo a stati nuovi.
Secondo: Come forza collettiva questa catena è sorgente di energia benefica a cui qualunque elemento che lo costituisce può attingere forza e potere per qualunque opera di bene che, nei confini del programma stabilito dalla Fratellanza, vuol realizzare.
Per riuscire nella nostra schola occorre che il discepolo possegga queste tre doti: disinteresse – certezza – neutralità.
Il disinteresse è quella qualità per la quale uno opera senza egoismo, cioè impersonalmente, anonimamente: un discepolo se guarisce un infermo, non lo deve fare per interesse personale. L’opera sua deve essere riferita alla potenza della catena. Egli non deve atteggiarsi a medico.
Poi deve avere certezza di guarire. Chi a dedicarsi a una cura tentenna non guarirà mai nessuno. Deve avere tranquillità di mente e purità di cuore.
La Fratellanza terapeutica di Myriam è dunque nata con un ideale: la medicina a distanza. Non abbiamo bisogno di vedere il malato, ma di dirigere verso questi una corrente vitale che è dunque corrente magnetica. Il modo di dirigere questa corrente vitale della catena è in mano ai dirigenti della catena. Però nei casi singoli, quando uno dei componenti la catena si trova in contatto con l’ammalato che chiede e dice di essere curato da un tale medico, ma desidera un aiuto per più sollecitamente guarire, questo componente la catena, cui è stato rivolto il desiderio diventa l’anello di congiunzione tra l’ammalato e la catena e rappresenta il veicolo che manda verso l’ammalato la presa della catena in sé concentrata.
L’opera del discepolo deve essere innominata, senza egoismo e impersonale. Proponetevi di sanare chi ricorre a voi, senza neanche il desiderio che egli lo sappia e tanto meno che vi resti riconoscente. Amatelo e siate saggio a non volere le cose impossibili. Consolatelo con una parola e richiamate col vostro amore su di lui quel potere compensativo che nella natura umana tiene luogo di ricostruttore dell’equilibrio vitale.
L’ammalato fuori della legge della materia in equilibrio, nei suoi fattori non determinabili dalla chimica ordinaria, senza altra droga che un magnete imponderabile che emana da voi, può ritornare, spesso è obbligato a ritornare, nella legge dei compensi fisici e psichici e compie il miracolo da se stesso. Lo constaterete mille volte senza superbia e senza desiderio e vi basti. Lasciate che il medico curante se ne senta ringraziare e il farmacista venda i suoi veleni. Questo non vi riguarda.
Continuate a studiare, a meditare, senza credere, cioè al di là della fede nelle cose che tutto il mondo dice. La Myriam dei terapeuti è un’onda di amore che emana da un centro pulsante di natura ignota da un uomo o da una catena di anime. L’allegoria è di apparenza mistica, ma ha un nome di donna che fu la prima e la più eccelsa delle maghe, un ricettacolo, un tesoro profondo di amore, perché l’AMORE è materia, come il calore, il magnete, la luce l’elettricità, la radioattività; più forte di tutte queste esponenti della materia nel moto, la materia Amore sarà lo stato di essenza del moto verso l’enigma della creazione e della distruzione.
Proponetevene la conoscenza e fate sempre e comunque il bene.
Fare il bene vuol dire amare.
Il segreto della Myriam rigeneratrice lo intenderete presto, appena avrete imparato ad amare.
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