(dagli scritti di Kremmerz a cura della redazione)
Il Dio androgino o semplicemente l’Androgino è il Dio maschio e femmina in una sola persona. Questo simbolo dei cabalisti vuole indicare il centro creatore dell’universo che è, contemporaneamente, madre e padre delle cose create – cioè creatore per sé, senza l’aiuto di nessuna collaborazione differente dal suo Sé. Appellato Jeve o Ea, ha due facce che rappresentano la sua manifestazione nel mondo dei sensi fisici.
Ha un faccia visibile: la natura; una invisibile: lo spirito della natura, cioè l’intelligenza, legge di ogni manifestazione della natura. …
L’uomo guarda intorno a sé tutto ciò che colpisce i suoi sensi e dice: l’albero fiorisce, l’acqua è trasparente, il minerale è duro e grave, il sole risplende, ecc. Tutto ciò è la natura; ma se l’albero fiorisce, se il sole splende, ecc., deve esistere, invisibile ai miei occhi, una forza, un’intelligenza, un’anima immensa che fa fiorire l’albero, trasparire l’acqua, indurire il minerale e splendere il sole. …
Riflette ancora e non può non sentire che il pensiero e la materia sono uno, perché una è la legge che dicesi supremo Androgino (Dio). Eterna è la materia, eterno è il pensiero. …
L’uomo, ottenuta la condizione di androginia, il cui conseguimento è, senza dubbio, determinato da uno stato di castità assoluta (mentale e fisica), ottiene la conoscenza-coscienza che in ogni operazione magica vi è un vero processo di incubato generativo: il corpo siderale o lunare, infatti, sotto l’azione maschia dell’intelletto ispirante, opera come femmina nella realizzazione della concezione attiva e per la nutrizione plastica del fatto concreto. …
L’androgino è apollineo per indifferenza, per inappetenza, per sufficienza dello stesso individuo dei due elementi che procedono al miracolo incompreso di un’anima nuova. …