(Dagli insegnamenti di Giuliano Kremmerz)
(a cura di Eiael)
L’uomo apparentemente costituito da un organismo fisico e da uno spirito o anima che pensa, soffre, gode e vegeta, ha in sé delle grandi virtù non sviluppate per mezzo delle quali saltuariamente compie dei piccoli e grandi prodigi, quando in condizioni eccezionali di necessità che determinano uno sforzo, queste virtù si manifestano. Se l’uomo metodicamente coltiva lo sviluppo di queste forze interiori, può renderle utili alla quotidiana esistenza.
L’educazione magica o ermetica o animica rende più facile la manifestazione di queste forze attive ed ignote che, non ancora nel dominio della scienza ufficiale nota, possono produrre una serie di realizzazioni miracolose in tutti i campi dell’attività umana. Il fondamento di una medicina ermetica è questo: l’uomo esteriorizza un’aura malata se è malato e sana e guaritiva se è in perfetto equilibrio delle sue funzioni organiche e animiche.
Che cos’è quest’aura o irraggiamento? Materia sottile, vibrante se è animata da un magnetismo di amore, guaritiva se diventa, in contatto con l’aura di un malato, compensatrice dello squilibrio che l’infermo porta con le cause del suo male. Una catena di uomini e donne sani, come la Fratellanza di Miriam, può determinare una corrente della materia di cui è composta l’aura di ognuno dei componenti e dirigerla a sollevare le pene e i dolori di colui che volontariamente se n’è fatto recipiendario.
La medicina ermetica è volontà e amore: il divino della medicina ermetica è nella potestà ermetica della reazione mentale alla sensibilità del dolore, o meglio nella potestà imperativa della intelligenza sulla riconquista della sanità anatomica come ultima valorizzazione integrativa dell’essere vivente.
Per divenire guaritore ermetico occorre:
1) possedere un’aura vibrante molto sviluppata;
2) essere in completo equilibrio delle proprie forze attive organiche e animiche;
3) avere innanzi a sé un ammalato che accolga con amore questo sforzo di emissione che il medico improvvisato manda a lui.
Tra il malato e il suo guaritore deve esserci amore. Il guaritore prende in un amplesso dolcissimo l’anima del suo malato e nella unione perfetta il potere della sua vitalità solare inonda il corpo del sofferente ed avviene il piccolo miracolo.
Il guaritore è amore in atto. L’infermo è fede.
Chi si sente amato è attratto come una calamita da colui che lo ama: la sua anima è un fiore che si apre e il medicamento ermetico che è spirito, intenzione, efflato, immagine, è distillato nel corpo lunare o sottile dell’infermo e arriva il miracolo dell’amore che risana.
Esistono degli uomini che per natura, precedenti storici del proprio spirito o per vita di grande equilibrio fisico, mistico, portano in sé molto sensibile e sviluppato il potere di guarire che si riduce al possesso di un’aura riccamente compensatrice.
In tutte le infermità organiche il punto colpito è il centro magnetico del corpo organizzato sia negli uomini che negli animali, piante o minerali.
Quindi la malattia è un disordine magnetico e il medicamento deve essere un equilibrante per forza magnetica: quando l’influenza astrale è simpatica al magnetismo di un determinato rimedio, il magnetismo aura del rimedio è convertito in corrente e sana.
I terapeuti non agiscono e non guariscono che per una fonte inesauribile di simpatia (amore) che hanno in se stessi, in maniera da cambiare in corrente al minimo contatto con un infermo la ricchezza del loro magnetismo. Questa forma di magnetismo terapeutico è più che mai coordinata al magnetismo terrestre e la coordinazione dell’aura magnetica del malato trovandosi omologa al magnete terrestre, il contatto fra la corrente guaritrice e l’aura dell’ammalato avviene nel centro magnetico comune ai due, donde la facilità della medicina sanatrice a distanza, a cui nessuno crede e che tante volte molti incoscientemente adoperano con efficacia.
L’occulta medicina sacerdotale o ermetica ha influenza sulla infermità del corpo fisico solo quando non è arrivata l’ora della sua separazione dal corpo spirituale o solare.
L’occulta medicina magica non salva dalla morte quando l’ora della nascita dell’uomo al mondo invisibile è suonata, ma impedisce le morti premature all’evoluzione dell’anima e allevierà le sofferenze o sanerà i dolori e le infermità di chi ad essa ricorra.
La Scienza Ermetica o pratica dei Magi insegna tre cose:
1) che non vi è infermità del corpo che non risulti da squilibrio dello spirito e dell’aura psichica umana;
2) che non esiste altra terapeutica che la spirituale o divina, la quale o fa a meno delle droghe, o se ne serve per mera colleganza delle facoltà analogiche dello spirito umano;
3) che quando lo spirito dell’uomo è pronto alla vita del mondo spirituale, è delitto l’arrestarne la dipartita.
E’ necessario comprendere bene che:
– le cure ermetiche sono fondate sulla dinamica della volontà;
– la volontà agisce sul paziente per amore e non per imposizione;
– gli effetti sono proporzionali alla forza della volontà individuale o collettiva o di catena in contrasto con la resistenza del male, e soprattutto con la volontà occulta dell’infermo;
– si può prevedere più o meno con precisione la possibilità di una guarigione tramite un responso prima che la cura si inizi ma, cominciata la cura, bisogna assolutamente non pensare che l’ammalato peggiori o muoia, anche dinanzi alle prove più evidenti di catastrofe, perché – stabilito il principio di lotta contro il male – non bisogna recedere né turbarsi;
– Il carattere o germe psichico del male si conserva nei morti in virtù, cioè in essenza, e quindi la ragionevolezza della psicurgia che lava i morti dai residui del male;
– è essenziale non dare responsi durante una cura incominciata e non considerare morto l’ammalato, mentre ancora chiede per bocca altrui: in questo è il segreto della psicurgia;
– gli insuccessi parziali o totali diminuiscono aumentando il numero dei costituenti la catena;
– bisogna conservarsi esclusivamente non mistici e capire ed essere convinti che noi siamo ciò che fummo e saremo ciò che vogliamo essere, ma sempre uomini per volontà, per ragione, per rettitudine, per amore integrati al potere e al principio perfettibili;
– bisogna tutto attribuire, successi ed insuccessi, alla nostra forza e alla nostra virtù che sono il risultato della sapienza dell’uomo, cioè la scienza dell’essere.
L’ermetismo trova un coadiuvante, che quasi tutti i medici moderni dimenticano, nello spirito o vitalità intelligente e profonda dell’ammalato, sul quale spirito non si agisce con droghe, ma con la quintessenza di tutte le droghe dei tre regni che è sintetizzata nello spirito o vitalità intelligente del medico che cura, cioè che aiuta l’ammalato a vincere.
Ci sono delle persone che non vogliono soffrire e non vogliono morire, eppure soffrono e muoiono, se non vengono aiutate anche con un pensiero, una volontà di bene. Ve ne sono altre che vogliono morire e nessun aiuto giova loro. Le prime non è giusto che soffrano e muoiano senza necessità, le seconde sono suicide incoscienti. Esiste una terza categoria di quelle che muoiono per legge di rinnovamento e di trasformazione e sono inguaribili per legge universale.
La Fratellanza di Miriam è una palestra o scuola istituita per esercitare, nei primi rudimenti delle forze risvegliate in noi, la propria azione utilizzando, appunto, la medicina ermetica nel campo effettivo e pratico di realizzazioni sotto un simbolo unico di studiosi delle attività psichiche, influenzando gli ammalati che vengono a contatto di essi e tentandone la guarigione o il miglioramento e raddolcendone il dolore e gli spasimi.
La medicina ermetica o divina è la sola veramente eterna ed assolutamente scientifica, attiva, osiridea o solare, è la templaria magica in cui il nume interviene, quando interviene, e opera sempre in accordo con la volontà stessa dell’ammalato. Se l’integrazione dei poteri umani può condurre alla formazione del mago, riserva vivente di forze attinte a sorgenti più ricche di energia, una semplice progressione delle ricchezze magnetiche accumulate in noi, con una provocazione di atti e attrazione di entità non umane, può rendere possibile la medicina divina o l’ermetica e renderci utili a tutti i sofferenti che ricorrono a noi.